Stefano Calò è un archeologo originario di Tuglie (LE), ha condotto diversi scavi archeologici in Puglia e soprattutto nel Salento.
Ha conseguito la Laurea Triennale con una tesi sull’Archeologia dei paesaggi, sotto la supervisione del prof. Gert-Jan Burgers, presso la facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento, successivamente si è trasferito a Roma dove, presso l’ Università di Roma-LaSapienza ha conseguito la Laurea Magistrale in Archeologia con il massimo dei voti realizzando una tesi in topografia medievale con la prof.ssa Francesca Romana Stasolla; nel 2013 si è diplomato presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’ ateneo leccese sotto la guida del prof. Paul Arthur con una tesi sugli insediamenti rupestri dell’ hinterland di Otranto.
Dal 2003 ha partecipato a diverse e importanti campagne di scavo nel Salento e in varie località italiane collaborando con gli atenei presso cui ha conseguito gli studi e con l’Università Libera di Amsterdam.
Dal 2012 si occupa dello studio degli insediamenti rupestri pugliesi e attualmente lavora come archeologo e come libero professionista nel settore dei Beni Culturali. Collabora
con Soprintendenze, enti pubblici e diverse imprese del settore archeologico occupandosi anche della divulgazione attraverso l’attività di guida turistica.
È autore di diverse pubblicazioni sugli insediamenti rupestri del Salento pubblicate su riviste specializzate.