Il paesaggio del Basso Salento è modellato seguendo delle forme che possono essere considerate peculiari dal punto di vista geomorfologico. Esso, come tutta la Puglia, ha un’origine relativamente recente in rapporto alla storia geologica dell’Italia. Costituito da potenti formazioni mesozoiche, le quali a loro volta sostengono terreni dal Miocene all’Eocene, tutto il paesaggio salentino ha acquisito la sua fisionomia solo all’inizio del Quaternario, ossia l’era geologica che stiamo attraversando. I rilievi esistenti sono costituiti da piccole alture denominate Serre o Murge salentine, le quali non superano i 200 metri circa sul livello del mare. Queste alture seguono una morfologia che si sviluppa a Sud di Lecce percorrendo l’andamento longitudinale della penisola salentina in direzione Nord, Nord-Ovest/Sud, Sud-Est. Quelle più sviluppate si trovano nella parte sud-occidentale in cui si identificano quei rilievi più elaborati ed elevati come la Serra di S. Eleuterio che raggiunge i 195 metri s.l.m. nella zona di Matino; altre alture notevoli per il territorio sono presenti nella zona mediana fino a Gagliano del Capo, le quali si fondono quasi in un corpo unico, e si tratta della Serra Mucurone, delle Serre dei Peccatori, della Serra dei Cianci, ecc.
Elenco Serre:
1 – Serra Iannuzzi – Nardò/Arneo/Boncore
2 – Serra Degli Angeli – Nardò/Arneo/Boncore
3 – Serra Cicora – Nardò
4 – Serra Campilatini – Sannicola/Galatone/Seclì
5 – Monte Fiusco – Tuglie
6 – Serra o Serre di -Neviano – Neviano
7 – Serra dell’Altolido – Sannicola/Gallipoli
8 – La Serra – Collepasso/Parabita/Supersano
9 – Monte S. Eleuterio – Matino
10 – Serre di Martignano – Martignano
11 – Serra di Monte Vergine – Palmariggi
12 – Monte S. Angelo – Otranto/Uggiano la Chiesa
13 – Serra di Poggiardo – Poggiardo
14 – Serra la Motta – Nociglia
15 – Monte Mattia – Castro
16 – Serra di Castelforte – Taviano/Mancaversa
17 – Madonna Della Serra – Supersano
18 – Serra del Rio – Andrano
19 – Monte Rotondo – Taurisano/Ruffano
20 – Serra Mucorone – Cutrofiano/Ruffano/Miggiano
21 – Serra di Monte Li Specchi – Racale
22 – Serra dell’Alto – Alliste
23 – Serra Calaturo – Felline
24 – Serra Potenza – Masseria Terenzano/Felline
25 – Serra Fontane – Ugento
26 – Serra del Mito – Andrano/Depressa
27 – Serra Magnone – Cardigliano/Specchia
28 – Specchia Silvia – Taurisano/Specchia
29 – Serra dei Peccatori – Lucugnano
30 – Serra dei Cianci – Specchia/Presicce/Alessano
31 – Serra Fontane – Torre S. Giovanni
32 – Serra di Casavecchia – Gemini
33 – Serra Pozzomauro – Acquarica del capo/Presicce
34 – Serra Bianca – Acquarica del capo
35 – Serra di Montesardo/San Dana – Alessano
36 – Serra di San Dana – San Dana
37 – Serra Spigolizzi – Salve
38 – Serra Falitte – Patù/Giuliano/Morciano di Leuca
39 – Serra di Vereto – Vereto/Castrignano
40 – Serra Murga – Corigliano/Soleto
I comprensori
Tutto il paesaggio delle Serre geologicamente può essere diviso in tre grandi comprensori; il primo lo si può far comprendere tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca e si caratterizza per calcari affioranti, formatisi nel Cretaceo, che si raggruppano in tre lembi estesi e si sviluppano parallelamente tra di loro; l’estensione va dai territori ad Ovest di Alliste, seguendo la linea di costa, fino a Punta Ristola (Capo di Leuca), passando poi per Melissano e Ugento. Il primo di questi lembi, che va in direzione Nord, Nord-Ovest/Sud, Sud-Est, comprende la Serra di Castelforte e quella di Calaturo, il secondo lembo racchiude invece i territori di Masseria Torre Vecchia e Gemini; il terzo, sviluppandosi sempre lungo il medesimo asse, passa presso Masseria Varano, Serra Bianca, Serra Pozzomauro e Salve.
Il secondo comprensorio racchiude i territori compresi tra Galatone e Gagliano del Capo e costituisce il cuore delle Murge Salentine; esso è composto da un allineamento di Serre tutte costituite da sedimenti calcarei di età mesozoica e può essere considerato come il comprensorio più esteso, ma nello stesso tempo risulta anche il più disturbato della regione. Geologicamente ha le caratteristiche di ciò che si definirebbe un Horst, vale a dire una porzione di crosta terrestre rialzata da un sistema di faglie, lungo circa 45 km e largo circa 7, in concomitanza della fascia compresa tra Galatone, Casarano e Collepasso; tale Horst è delimitato verso oriente da delle faglie che rappresentano l’elemento tettonico più comune delineato spesso da delle scarpate.
Il terzo comprensorio comprende il paesaggio tra Collepasso e Carpignano Salentino e a Sud di questo allineamento si sono generati, tra Terziario e Quaternario, i lembi presenti presso Tiggiano e lungo un buon tratto della costa ionica; a Nord di quest’area, sempre sulla costa, vi sono i calcari mesozoici di Santa Cesarea Terme, della Serra di Poggiardo e di Porto Badisco. Altri corrugamenti vanno da Minervino a Carpignano fino a toccare anche Palmariggi, in corrispondenza di Monte Vergine.
Per saperne di più:
S. CALO’, Paesaggio di Pietra. Archeologia del rupestre nelle serre salentine, Roma 2024.